Il numero di uomini che oggi scelgono di ricorrere alla chirurgia plastica per migliorare il proprio aspetto fisico è in crescita. In particolare, uno degli interventi più richiesti tra gli uomini, è il lifting del viso.
Da ricerche emerge infatti che oltre alla rinoplastica, blefaroplastica e ginecomastia, il lifting del viso risulta avere un trend di interesse molto in crescita negli ultimi anni.
Il trascorrere del tempo si manifesta principalmente attraverso la comparsa di rughe sul volto: le più frequenti sono quelle sulla fronte e le cosiddette “zampe di gallina” attorno agli occhi. Con il tempo, però, il volto perde il suo tono e possono comparire depressioni, in corrispondenza degli zigomi e del collo.
Il lifting del viso permette di intervenire efficacemente sia sulle rughe che sui cedimenti del volto maschile. Il confronto con un chirurgo esperto permetterà di capire se sia necessario eseguire un lifting del viso o del collo o se sia possibile invece concentrarsi solo su una specifica zona del volto mediante un minilifting.
Lifting viso: a cosa serve e come si svolge
Il lifting del viso è l’intervento di chirurgia plastica che ha l’obiettivo di ridurre le rughe del volto e distenderne i tessuti, così che il viso appaia ringiovanito e riposato.
Tramite una o più incisioni di dimensioni variabili, il chirurgo potrà accedere ai tessuti sottocutanei da trattare, che verranno distesi e riposizionati in modo da far apparire il volto più tonico. Le incisioni in questione possono essere localizzate a livello della regione temporale del cranio, nella zona retro-auricolare oppure a livello dell’attaccatura dei capelli. In ogni caso, potranno essere facilmente nascoste e non risulteranno visibili.
Laddove necessario, il chirurgo può scegliere di trattare anche il sistema muscoloaponeurotico sottocutaneo. Questo sistema sottocutaneo nel tempo può perdere la sua elasticità e incrementare la tipica lassità cutanea nel viso che il paziente lamenta quando sceglie di ricorrere al lifting. Grazie ad una tecnica definita “plicatura dello SMAS”, il chirurgo esercita una trazione di questi tessuti così da sostenere meglio la cute sovrastante, distendendo l’aspetto complessivo del viso.
L’intervento si esegue in anestesia generale e in seguito prevede una degenza di uno o due giorni, a seconda di quanto è estesa l’area trattata. Dopo pochi giorni sarà possibile tornare attività abituali, rispettando l’accortezza di non esporsi direttamente al sole e non compiere sforzi. Dopo 2-4 settimane sarà possibile riprendere l’attività sportiva.
Lifting cervico-facciale uomo
La pelle del collo cadente è uno degli inestetismi che più spesso spingono gli uomini a considerare un intervento di lifting del viso. La rilassatezza della pelle del collo è un fenomeno molto comune che può iniziare a manifestarsi attorno ai 50 anni.
Il lifting cervico-facciale rappresenta la soluzione più efficace e duratura per questo problema. Esattamente come per il lifting del viso, anche il lifting del collo si esegue in anestesia generale e prevede una trazione dei muscoli sottocutanei.
Tramite un’incisione si va ad intervenire sui muscoli sottocutanei del collo. Se necessario, il chirurgo andrà anche rimuovere pelle in eccesso o tessuto adiposo che contribuisce a provocare l’aspetto cadente.
In seguito, si andrà a ricostruire l’angolo cervico-facciale, ovvero quello che si forma tra mento e collo, avendo cura di ridefinirlo dopo aver reso la zona cervicale più tonica.
Lifting viso uomo: chi è un buon candidato per l’intervento e cosa si può risolvere?
Grazie al lifting del viso è possibile risolvere in maniera pressoché definitiva numerosi inestetismi tipici del volto maschile che tendono a presentarsi con l’invecchiamento.
Il lifting del viso dell’uomo è pensato per intervenire su:
– Guance cadenti;
– Rughe della fronte;
– Rughe a “zampe di gallina” attorno agli occhi;
– Rilassamento del collo;
– Perdita o riduzione dell’angolo cervico-facciale;
– Sopracciglio e palpebre cadenti.
Il consulto con il chirurgo plastico sarà fondamentale per stabilire su cosa sarà possibile intervenire attraverso l’intervento di lifting del viso e per quali inestetismi o se invece sarà necessaria una procedura differente.
Qualora il chirurgo plastico lo ritenga opportuno, è possibile abbinare il lifting del viso ad altre procedure chirurgiche. Un esempio è la liposuzione ed eventuale lipofilling che è ideale nei casi in cui la lassità cutanea sia provocata anche dalla presenza o mancanza di tessuto adiposo nella zona del volto.
In abbinamento a un lifting può inoltre essere eseguita una blefaroplastica, intervento che si concentra sull’eliminazione delle borse e del tessuto in eccesso nella palpebra superiore e inferiore. La blefaroplastica permette di ridonare un aspetto fresco e vivace allo sguardo, contribuendo così a incrementare l’effetto di ringiovanimento complessivo del volto.
Il lifting del viso lascia cicatrici?
Come tutti gli interventi di chirurgia plastica, anche il lifting del viso lascia cicatrici. Tuttavia, queste sono in genere ben nascoste e sarà cura del chirurgo plastico studiare il miglior posizionamento delle incisioni, al fine di ridurre al minimo la loro visibilità.
In genere, infatti, le cicatrici di un lifting viso uomo si posizionano in 3 sedi:
– Al livello dell’attaccatura dei capelli;
– All’interno del cuoio capelluto, nella parte posteriore della testa;
– Dietro l’orecchio.
Queste localizzazioni sono appunto pensate per rendere la cicatrice meno visibile possibile. Tuttavia, è chiaro che nel caso di pazienti che ad esempio soffrano di calvizie, la possibilità di nascondere completamente le cicatrici sarà parzialmente compromessa. Ad ogni modo, le cicatrici tenderanno a schiarirsi nel tempo e a diventare progressivamente meno visibili.
Rughe sulla fronte uomo: la soluzione del minilifting
Le rughe sulla fronte dell’uomo sono uno dei sintomi più evidenti dell’invecchiamento del volto maschile.
Le cosiddette “rughe glabellari” iniziano a formarsi già attorno ai 30 anni e possono essere favorite da uno stile di vita poco sano, da una scarsa idratazione, ma anche dall’esposizione al sole senza un’adeguata protezione. Dopo i 50 anni, queste rughe possono dare al volto un aspetto pesante e stanco.
Se un uomo desidera intervenire solo sulle rughe della fronte, lasciando inalterato il resto del suo viso, può considerare un intervento di minilifting frontale.
Il minilifting, infatti, si concentra solo su una specifica zona del viso. Questo tipo di intervento ha il vantaggio di consentire al paziente un recupero più rapido. Inoltre, le incisioni hanno in genere una dimensione minore e le conseguenze del post-operatorio in termini di gonfiore ed ecchimosi tendono ad essere più leggere.
In particolare, il minilifting frontale prevede di eseguire delle piccole incisioni all’altezza delle tempie, in corrispondenza dell’attaccatura dei capelli. Attraverso quelle incisioni viene eseguita la trazione e la plicatura dei tessuti e dei muscoli sottocutanei. Questa procedura consente di ridurre in maniera significativa le rughe della fronte.
Lifting viso uomo: dove trovare un chirurgo esperto
Il Prof. Antonio Ottaviani esegue l’intervento di lifting viso uomo nelle città di Roma, Milano e Torino. Il Prof. Ottaviani è un chirurgo plastico con un’esperienza trentennale e l’intervento di lifting rappresenta una delle sue principali specializzazioni.
Se stai considerando un lifting viso uomo, durante il primo consulto potrai stabilire con il Prof. se questo possa essere l’intervento che fa davvero per te o se sia più indicata, invece, una procedura differente.
La filosofia di intervento del Prof. Ottaviani è centrata sulla naturalezza del risultato: anche nel lifting viso uomo si può ottenere un risultato che non appaia artificiale e che non sveli in alcun modo il ricorso alla chirurgia plastica. Un intervento di lifting viso uomo ben riuscito potrà coniugare la naturalezza all’esaltazione della bellezza dei tratti del viso del paziente.
Se desideri avere maggiori informazioni sull’intervento o prenotare la tua prima visita con il Prof. Ottaviani, contatta la segreteria.
