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Lifting frontale e temporale: ringiovanire il terzo superiore del viso

lifting frontale e temporale | Prof. Antonio Ottaviani - Chirurgo plastico

Il lifting frontale e il lifting temporale sono interventi di chirurgia plastica volti a contrastare i segni dell’invecchiamento del terzo superiore del volto, ovvero quell’area che si estende dall’attaccatura dei capelli fino all’inizio degli zigomi.

A causa dei numerosi micro-movimenti che ogni giorno il nostro volto compie e che quasi sempre coinvolgono il terzo superiore del viso, quest’area è particolarmente soggetta alla formazione di rughe. Inoltre, il naturale trascorrere del tempo può portare ovviamente a sviluppare, ad esempio, rughe sulla fronte, le cosiddette “zampe di gallina” attorno agli occhi, oppure un abbassamento delle sopracciglia.

Spesso si decide di intervenire sui segni dell’invecchiamento della fronte e della zona temporale mediante infiltrazioni di tossina botulinica (il cosiddetto “Botox”) oppure filler di acido ialuronico. Tuttavia, bisogna tenere presente che queste rappresentano soluzioni esclusivamente temporanee al problema.

Un minilifting, al contrario, permette di intervenire in maniera efficace e soprattutto durevole nel tempo. Il minilifting è una procedura chirurgica che si concentra solo su determinate aree del volto, in questo caso quella frontale e temporale.

Rispetto al lifting tradizionale, presenta alcuni importanti peculiarità. In particolare, limitandosi a intervenire solo su un’area ridotta del volto, il minilifting prevede in genere tempi di recupero minori, cicatrici minime e ridotto gonfiore post-operatorio.

 

Lifting frontale: per chi è indicato

Il lifting frontale (o “lifting coronale”) è indicato per coloro che desiderano attenuare sensibilmente i segni dell’invecchiamento presenti nella zona della fronte, tra cui rughe orizzontali o sopracciglia tendenti verso il basso, che spesso possono causare nel paziente un’espressione stanca o accigliata.

 

lifting frontale e temporale - Prof. Antonio Ottaviani chirurgo plastico viso

 

Lifting temporale: quando è consigliato?

Il lifting temporale è invece indicato per quei pazienti che desiderino intervenire su inestetismi del volto localizzati più lateralmente, come ad esempio le rughe “a zampe di gallina” o altri rilassamenti della parte superiore del volto.

Trattando il tessuto sottocutaneo in questa zona sarà possibile dare un volto più tonico, ringiovanito e riposato.

Anche in questo caso il consulto con il chirurgo è essenziale per guidare il paziente verso la procedura più adeguata. Ad esempio, se il disagio del paziente si concentra nella zona degli occhi o se lamenta la presenza di borse (accentuate), per risolvere il suo problema potrebbe essere più indicato un intervento di blefaroplastica.

 

Lifting frontale e temporale possono essere eseguiti insieme?

Il lifting frontale e il lifting temporale possono essere eseguiti contemporaneamente per ottenere un ringiovanimento più evidente del volto.

Insieme a questi interventi è possibile attuare anche altre procedure chirurgiche, come ad esempio una blefaroplastica per eliminare borse e palpebre cadenti oppure un lipofilling per rimpolpare le depressioni del volto e armonizzarne i volumi.

Oggi l’approccio della chirurgia plastica va sempre di più verso una personalizzazione dell’intervento, volta ad assicurare al paziente un risultato più rispondente possibile alle sue richieste. La visita pre-operatoria, insieme al consulto con il chirurgo, serviranno proprio a definire la direzione che l’intervento dovrà prendere e che tipo di risultato si intende ottenere.

 

 

Come si svolge l’intervento?

Sia il lifting frontale che quello coronale in genere si eseguono con un’anestesia locale alla quale viene associata una leggera sedazione. Tuttavia, nei casi in cui il paziente si dimostri particolarmente ansioso (o nervoso per l’intervento), si può optare per un’anestesia generale. L’intervento ha una durata complessiva che può andare dai 90 minuti alle 2 ore.

Per eseguire il lifting frontale, si effettua un’incisione che va da orecchio a orecchio, eseguita all’interno del cuoio capelluto che risulterà completamente nascosta. Da questa incisione si esegue lo scollamento dei tessuti e il loro successivo stiramento e riposizionamento.

Il lifting frontale si può eseguire anche per via endoscopica, effettuando 5 piccoli accessi di dimensioni inferiori a un centimetro in vari punti all’interno del cuoio capelluto. Da questi accessi sarà possibile inserire delle sonde tramite le quali verrà effettuato lo scollamento dei tessuti e il loro riposizionamento per distendere la cute del volto.

Questa tecnica permette di non lasciare cicatrici estese all’interno del cuoio capelluto. Tuttavia, può essere utilizzata solo in casi selezionati in cui il paziente non presenti rughe e depressioni del volto particolarmente estese o profonde.

Il lifting temporale, invece, prevede di eseguire delle piccole incisioni della lunghezza di circa 5 centimetri all’altezza delle tempie. Da queste incisioni si creerà l’accesso per effettuare la plicatura e il riposizionamento dei tessuti nella zona peri-oculare.

Sia nel caso del lifting frontale che temporale, è importante specificare che le cicatrici dell’intervento non risultano mai visibili: in entrambe le procedure, infatti, saranno nascoste dal cuoio capelluto.

 

Com’è il post operatorio?

Dopo l’intervento di lifting frontale o temporale è prevista una degenza di una notte in clinica, a seguito della quale il paziente verrà sottoposto a controlli regolari per valutare il decorso post-operatorio.

Nei giorni successivi, si potrà avvertire del gonfiore o un leggero edema. Si tratta di una normale reazione all’intervento che scomparirà rapidamente.

Pur essendo rara la percezione di un vero e proprio dolore, si potrà avvertire una sensazione di “tensione” nell’area trattata, anch’essa destinata a svanire nei giorni successivi.

Per quanto riguarda le medicazioni, dopo l’intervento viene applicata una fasciatura compressiva che il giorno successivo verrà sostituita da una fascia elastica. Questa dovrà essere portata dal paziente per circa 3 giorni.

La ripresa è piuttosto rapida: chi si sottopone a un intervento di lifting frontale o di lifting temporale potrà tornare alle proprie attività quotidiane già dopo una settimana. Per riprendere l’attività sportiva si consiglia invece di attendere almeno un mese.

 

Dove eseguire un intervento di lifting frontale e temporale?

Il Prof. Ottaviani esegue l’intervento di lifting frontale, temporale e altre tipologie di minilifting nelle città di Roma, Milano e Torino.

Il lifting, in tutte le sue sfaccettature, rappresenta una delle maggiori specializzazioni del Prof. Ottaviani, con oltre 30 anni di esperienza del campo della chirurgia plastica.

Per sapere se questo è l’intervento che può fare al caso tuo o per ricevere un primo consulto, è possibile contattare la segreteria.

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